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Il Bosco delle Ghiande


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“Scoiattola e il Pupazzo di Neve”


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Crescere leggendo: una rubrica per piccoli lettori.

A cura di Micaela Giuso - logopedista



A tre anni i bambini iniziano a raccontarsi: spesso sanno dire cosa hanno fatto, cosa faranno e cosa provano.

Leggere insieme aiuta a mettere ordine nel tempo e nelle emozioni: prima mi sveglio, poi faccio colazione, poi gioco con i miei amici.

La lettura quotidiana diventa così un rituale affettivo, un piccolo spazio di calma e attenzione condivisa. Come ricorda il progetto Nati per Leggere, “un libro letto insieme è un abbraccio che fa crescere le parole


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Un albo pieno di meraviglia, movimento e parole che costruiscono il mondo. C’è un bosco speciale dove ogni pagina è una scoperta: il Bosco delle Ghiande. In questo libretto, “Scoiattola e il Pupazzo di Neve”, seguiamo lo scoiattolo, protagonista curioso e vivace, mentre esplora l’inverno e trova una sorpresa dietro ogni finestrella.

Il linguaggio del libro è semplice, la struttura frasale minima, ma ricco di lessico specifico legato alla stagione: ghianda, tana, muschio, neve, ramo, impronta, carbone, sciarpa, pupazzo....



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Perché è un libro prezioso per lo sviluppo del linguaggio?


1. Lessico specifico del bosco e dell’inverno

In questo albo troviamo parole concrete, visive, precise: perfette per bambini di 3 anni, che arricchiscono il linguaggio descrittivo e sensoriale.


2. Le rime

Le frasi del libretto sono strutturate in rima; aiutano a ricordare e ad interiorizzare le parole o le brevi frasi. Il linguaggio è prosodia, la musica e la rima ci aiutano a sottolineare questo tratto naturale della lingua. E questo piace moltissimo ai bambini. Pensiamo alle canzoncine, vi siete mai chiesti come mai le paroline in inglese che vengono insegnate all’asilo, vengano apprese così velocemente dai vostri bimbi?

Proprio perchè l’approccio anglosassone è ricco di canzoni e filastrocche... Insomma le parole diventano musica ...e questo facilita!


3. Le finestrelle come motore narrativo

Aprire una finestrella è... attesa, sorpresa e ipotesi, è un gesto semplice ma potentissimo. I bambini prima di sollevarla provano ad immaginare cosa ci sarà dietro, questo li aiuta a formulare domande, a prevedere, a esprimere dubbi e a verbalizzare emozioni. Inoltre l’apertura e la chiusura delle finestrelle stimola la manualità fine, il gesto “apro-chiudo” il concetto degli opposti, e l’idea di qualcosa che c’è, ma non si vede ancora. Ed è proprio durante questa attesa che entra in gioco un aspetto fondamentale dello sviluppo: la teoria della mente.


Che cosa è?

La teoria della mente è la capacità del bambino di immaginare cosa pensa, cosa prova un’altra persona (o un personaggio). E’ ciò che permette di fare ipotesi, prevedere comportamenti e mettersi nei panni dell’altro. Quando chiediamo al bambino: “secondo te chi si nasconde dietro la finestrella?”, “cosa potrebbe star facendo?” stiamo attivando proprio questa abilità.


Perché ci piace così tanto?

Perché le finestrelle rendono la lettura interattiva, trasformano la storia in una piccola indagine, fanno sentire il bambino protagonista e gli permettono di esercitare curiosità, linguaggio, inferenze e immaginazione


4. Lo scoiattolo come figura ponte personaggio con il quale identificarsi

Curioso, attivo, vicino al vissuto dei bambini: favorisce narrazione, partecipazione e identificazione.


 

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Come leggere insieme



  •  Aprire lentamente le finestrelle

  • Fare domande semplici: “Cosa vedi ?”, “Chi ci sarà dietro ?”

  • Evidenziare verbi d’azione: scavare, costruire, saltare

  • Lasciare spazio ai commenti spontanei


Domande da fare mentre apriamo le finestrelle


Domande prima di sollevare la finestrella (anticipazione):


  • “Cosa potrebbe esserci nascosto qui sotto?”

  • “Vuoi indovinare prima di aprire?”

  • “Secondo te lo scoiattolo cosa sta guardando?”

  • “È qualcosa di piccolo o grande?”

  • “È un animale? Un oggetto? Una sorpresa?”



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Domande mentre si alza lentamente la finestrella (scoperta):


  • “Stai vedendo qualcosa… di che colore è?”

  • “Si vede una forma… cosa ti ricorda?”

  • “Sta comparendo qualcosa: cosa ti sembra?”

  • “Sembra qualcosa del bosco o della neve?”


Domande subito dopo l’apertura (descrizione):


  • “Chi è? Cosa fa?”

  • “Perché era nascosto qui?”

  • “Come lo descriveresti?”

  • “Ti aspettavi proprio questo o pensavi a qualcos’altro?”

  • “Vuoi provare a raccontare la scena con le tue parole?”



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Giochi e attività da poter fare dopo aver letto l’albo



1. Ricreare la casetta di Scoiattola

Usare cartoncino, rami, muschio per creare la tana del coniglio: il bambino ripete, racconta, drammatizza.


2. Drammatizzazione

Mimare la storia: costruire il pupazzo, lasciare impronte, correre nella neve, prendere gli oggetti che Scoiattola usa per fare il suo pupazzo di neve.


3. Uscita nel bosco (o parco urbano)


Osservare rami, cortecce, tracce: confrontare la realtà con l’albo.



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Il consiglio del logopedista



I libri con finestrelle stimolano curiosità e linguaggio interrogativo. Il Bosco delle Ghiande offre un lessico naturale e preciso; le parole della terra, degli animali e delle stagioni. Ci insegna anche ad osservare stimoli sensitivi, il freddo contrapposto al caldo, i colori dell’inverno o dell’autunno, il bambino osserva sente e rielabora e apprende.


 
 
 

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